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Sono andati a votare in pochi, come nel resto della provincia. Il dato dell'affluenza si ferma a Vezzano al 47%, qualche decimale sopra il dato provinciale. E' la seconda peggior affluenza delle consultazioni elettorali dal 1946 ad oggi (esclusi i referendum). Andò peggio solo nel 2014, proprio a novembre e proprio con le elezioni regionali che in una certa misura non vengono percepite come importanti od essenziali da parte dell'elettorato meno politicizzato. Su questo si dovrà lavorare, anche perché la Regione ha un impatto diretto sulla vita "normale" dei cittadini in aspetti determinanti come ad esempio sanità ed ambiente. I risultati in sintesi: - bene il Partito Democratico che limita la minimo l'impatto dell'astensionismo e aumenta le percentuali relative: dal 37% delle Europee di giugno al 46,5% delle regionali. - male il Movimento 5 Stelle che dimezza sostanzialmente i consensi: dall'8,6% al 4,6%. - male, malissimo la Lega di Salvini che prosegue un trend negativo e che a Vezzano si ferma al 3% (5% in provincia di Reggio). Percentuali in calo, ma con minore impatto, per Fratelli d'Italia (dal 24% al 21%) mentre Forza Italia tiene il passo confermando un 6% di consensi. Sul fronte preferenze il Partito Democratico fa il pieno grazie alla concorrenza interna fra correnti. Alessio Mammi si conferma recordman anche a Vezzano (155) seguito da Elena Carletti (113) Anna Fornili (55) ed Andrea Costa (53). Tutti e quattro eletti, più buone possibilità di entrare in consiglio regionale anche per Maria Laura Arduini (in caso di nomina di Mammi ad assessore). Nel centrodestra l'unico eletto risulta Aragona di Fratelli d'Italia che ha raccolto a Vezzano 92 preferenze. Per i candidati vezzanesi niente da fare: - Maria Luisa Ferrari si ferma a livello provinciale a 234 voti (41 a Vezzano) - Loretta Vignali totalizza 180 preferenze (31 a Vezzano) - Paolo Venturi 36 voti (di cui 11 a Vezzano). |
In termine tecnico-burocratico si chiamano "abbruciamenti". Sono i fuochi di materiale vegetale (esclusivamente vegetale) derivati dagli sfalci e potature o altri interventi in campo agricolo. Nella nottata e prima mattinata di oggi uno di questi abbruciamenti agricoli ha creato un certo allarme lungo la parte bassa della valle del Campola fino a Puianello per la particolare intensità e per il fastidio creato dai fumi di combustione. Complice l'alta pressione i fumi sono rimasti "schiacciati" a terra e portati a valle lentamente dalla poca brezza del torrente. A Vezzano capoluogo, al di là del Monte del Gesso, non si è percepito nulla. Gli abbruciamenti sono vietati, salvo alcune deroghe, in tutte le zone di pianura dell'Emilia Romagna dal 1 ottobre al 31 marzo. Il territorio di Vezzano non ricade in queste aeree e quindi gli abbruciamenti sono consentiti con alcuni limiti di quantità (3 metri cubi di materiale per ettaro al giorno), accortezze per evitare incendi e scelte di giornate umide e senza vento. |
Partiamo dalla fine: il peggio è alle nostre spalle. La perturbazione ha esaurito sul nostro territorio la sua forza. Le precipitazioni sono cessate nella prima mattinata. Sul territorio del comune di Vezzano sono caduti tra sabato e domenica tra i 60 e 70 millimetri di pioggia. Un dato importante ma non certo record. Il Crostolo ha raggiunto il colmo di piena intorno all'1 di questa notte superando di poco la punto di rilevazione di Puianello la soglia arancione, la seconda dei livelli di allerta, per poi scendere rapidamente sotto soglia gialla all'alba. I corsi d'acqua, Crostolo e Campola, non hanno rappresentato un problema particolare. Il punto notoriamente più critico è il piccolo ponte di via Lupo all'altezza della Pinetina che era già stato chiuso ieri in via precauzionale fino a fine emergenza. Le abitazioni saranno quindi parzialmente isolate (via auto) fino al cessato allarme. Qui il Crostolo nella notte ha sormontato, come fa in queste situazioni, il ponte stesso (foto). Problemi nella notte, al culmine delle precipitazioni, per fossi e allagamenti di tratti di carreggiate stradali. Dopo Pecorile, in località Case Martini, si è riattivato l'ormai storico smottamento sulla provinciale. Più problematica la situazione del Crostolo in pianura: nella mattinata ha rotto l'argine tra Cadelbosco Sotto e Santa Vittoria. Drammatica la situazione in altre zone della regione come nel bolognese. |
Il 14 marzo del 1996 la parola femminicidio non esisteva. Entrerà nel vocabolario della lingua italiana più di un decennio dopo. Jessica il pomeriggio del 14 marzo 1996, un giovedì come un altro, tornava a casa da scuola. Frequentava il Galvani di Sant'Ilario. Studiava per diventare "Tecnico dell’Impresa Grafica". Aveva 17 anni, i capelli scuri e lo sguardo da ragazzina. A scuola passa a prenderla con l'auto un suo amico, Andrea. Di solito ci pensava Giuliana, sua mamma, ma quel giorno doveva accompagnare il fratello di Jessica a calcio. Jessica abitava a Reggio vicino al vecchio Mirabello, lo stadio dentro il cuore fisico e metafisico della città che la Reggiana aveva abbandonato al suo destino neanche un anno prima con l'ultima partita contro l'Inter, in serie A. Non tornava a casa da sola Jessica perché così erano tutti più tranquilli. Sua mamma era già andata dai carabinieri due volte e aveva ricevuto una risposta che spesso era prassi: lasci perdere, non serve, è un ragazzo giovane, così lo rovina. Lasciarono perdere. Lui invece no. Quel 14 marzo del 1996, un giovedì come un altro, approfitta della licenza da militare (l'anno di servizio di leva obbligatorio verrà abolito 10 anni dopo) e si mette in macchina ad aspettare all'uscita dalla scuola. Insegue Jessica ed Andrea per tutta la via Emilia fino a Reggio, fin quasi sotto casa, fino alla fine. All'incrocio tra via Bruno Buozzi e via Pier Giacinto Terrachini, a due passi dal cuore fisico e storico della città, per alcuni interminabili minuti l'aria si riempì di urla e dolore, come mai era successo. E l'asfalto di un mare di sangue. I giornali del giorno dopo avevano dentro quelle parole che spesso erano, e sono ancora oggi, prassi: ex fidanzato, bravo ragazzo, ancora innamorato, attimo di follia, pazzo di gelosia. Il 14 marzo del 1996, un giovedì come un altro, la parola femminicidio non esisteva. Ma Jessica era lì, con i suoi 17 anni, i capelli scuri, lo sguardo da ragazzina. Oggi al posto del sangue sull'asfalto c'è una targa: "non c'è nulla in questa morte che ricordi amore". +++rinviata la cerimonia a causa di allerta meteo ++++ Sabato 19 ottobre alle 10.30 sarà intitolato ufficialmente a Jessica Filianti uno spazio pubblico a Pecorile, paese d'origine della famiglia dal lato paterno. E' il punto finale di un percorso amministrativo iniziato a fine 2020 con l'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale di una proposta del gruppo di opposizione "Vezzano di Tutti", condiviso e concretizzato dall'amministrazione del sindaco Vescovi. |
In questo autunno di pioggia lo sguardo di molti è puntato sui corsi d'acqua e dopo gli eventi di fine giugno molta attenzione viene rivolta al Crostolo, spesso con preoccupazione. La notizia breve è che arriveranno circa 700.000 euro per sistemare il Crostolo nel tratto vezzanese. La notizia completa è un po' più lunga e cerca di spiegare i percorsi tortuosi (più di quelli dell'acqua) dei soldi e delle competenze sul torrente che attraversa il nostro territorio. |
Nella giornata di domenica è morto Franco Barani nato nella Bassa ma vezzanese da sempre. Aveva 85 anni e moltissimi li ha dedicati alla comunità e al volontariato. Un impegno che è culminato con la fondazione del Centro Sociale di Vezzano di cui è stato presidente per oltre 20 anni e che ha onorato con il suo impegno fino alla fine nonostante la malattia. Franco è sempre stato di poche parole e allergico ai palcoscenici, ma sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene nelle moltissime attività che ha promosso. Motore di molte iniziative, ma schivo ai complimenti. Con la sua scomparsa la comunità vezzanese perde un pezzo importante dell'impegno comunitario e sociale, portato avanti giorno per giorno con una grande determinazione, accompagnata sempre da un sorriso gentile e da un'eterna coinvolgente allegria. ----- Il necrologio di Franco con i dettagli delle esequie è qui. ------ I ringraziamenti della famiglia: "Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno espresso in molti modi stima, amicizia ed affetto nei confronti di Franco sia quando era in vita, sia nel momento del suo ultimo saluto. I vostri gesti, i vostri abbracci, le vostre parole sono stati doni preziosi. Grazie ancora per la vostra vicinanza. Vanna e Giorgia." |
Sono circa 90 i millimetri di pioggia caduti sul territorio di Vezzano nelle ultime 24 ore. Sono gli effetti della tempesta Boris che nei giorni scorsi grandi danni ha provocato in Centro Europa e che è ritornata, con movimento retrogrado, sull'Italia ed in particolare sulla nostra regione con maggiori conseguenze sulla Romagna, a solo un anno e mezzo dalla devastante alluvione del 2023. Per quanto riguarda il nostro territorio invece i livelli dei torrenti sono rimasti nella norma, grazie a precipitazioni che, seppur importanti e a tratti intense, hanno dato tempo ai corsi d'acqua di defluire con costanza. I problemi al massimo potranno riguardare la riattivazione di movimenti franosi e smottamenti innescati dai nubifragi di fine giugno. Le previsioni meteo per le prossime ore vedono un progressivo calare delle piogge e il ritorno di sprazzi di sole nella giornata di venerdì, con temperature in risalita e meno autunnali. |
Nella mattina di sabato 27 luglio ha avuto inizio ufficialmente la nuova gestione dell'Ecoparco di Vezzano (noto storicamente come "Pinetina" ) che sarà affidato per i prossimi due anni al "Gruppo Storico Folkloristico il Melograno" di Carpineti. (l'unico a presentarsi alla selezione di enti del terzo settore avviata dal Comune di Vezzano a fine maggio). Taglio del nastro presso il bar/punto ristoro e alla mostra fotografica "La bellezza del Creato". Il Melograno subentra nella gestione di Uisp che ha lasciato dopo due anni, a fine 2023. Il Gruppo il Melograno gestisce già una rete di strutture storiche, in particolare i castelli matildici di Carpineti, Sarzano e Bianello, oltre al Centro Laudato Sì ai piedi della Pietra di Bismantova. Quella del Melograno rappresenta la terza gestione in dieci anni del parco di proprietà della Provincia di Reggio ma amministrato in accordo con il Comune di Vezzano. Un nuovo tentativo di reinventare un'area storicamente cara alla gita fuori porta dei reggiani, ma che con il tempo ha mostrato diversi limiti di adattamento ai mutamenti sia ambientali che culturali e sociali. A favore della nuova gestione del Melograno il poter fare rete con le altre strutture gestite e l'esperienza maturata negli anni passati in quei contesti. A sfavore gli elementi ormai noti: un arco temporale molto limitato per effettuare investimenti (e rientrare di quegli investimenti), la necessità di un grande lavoro materiale da fare sia di natura ordinaria che straordinaria sui 55 ettari del parco (anche dal punto di vista faunistico) ed infine la sempre maggiore scarsità di fondi pubblici. |
Sia il Comune di Vezzano che quello di Quattro Castella in conseguenza degli eventi atmosferici hanno emesso nei giorni scorsi delle ordinanze urgenti per vietare il transito sulla ciclopedonale lungo il Crostolo, tracciato che fa parte della più lunga Via Matildica del Volto Santo che unisce Mantova e Lucca. Le ordinanze sono ancora in vigore, ma com'è la situazione della cicolopedonale tra Puianello e Vezzano ? L'aggettivo forse più pertinente è: complessa. |
La valle del torrente Campola è tra le più colpite del territorio vezzanese dagli eventi atmosferici del 24 e 25 giugno 2024. Il particolare il nubifragio pomeridiano del 25 giugno ha causato l'esondazione del torrente in diversi punti. I danni più ingenti si sono verificati poco prima dell'abitato di Pecorile e nei pressi della chiesa dove era in preparazione la sagra estiva, comunque confermata dal 4 al 6 luglio prossimi. Persistono alcuni problemi alle forniture di acqua potabile per i danni alle tubature. Una valle ferita ma non abbattuta. Un po' di foto. |
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silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...